Bacon's Freud

Francis Bacon aveva sempre affermato di non avere messaggi da dare con la sua opera, affermazione spesso veritiera e fra le più sincere che un artista possa dare, ma la sua opera può essere comunque letta come un unico messaggio nella sua completezza: una ricerca interiore alla scoperta dell'Io più profondo.Soprattutto gli autoritratti o Self Portrait tradiscono la sua tendenza alla psicoanalisi. Non che altri artisti non abbiano utilizzato la propria arte per questo scopo, mala 1973 Bacon ci da una versione particolare del suo stare al mondo. Nato a Dublino nel 1909 da genitori inglesi, studia e inizia a dipingere solo negli anni 30, la sua opera ha ispirato gli artisti inglesi della "nuova figurazione", e gravitava attorno a temi ricorrenti come la crocifissione, il papa, il ritratto, il getto d'acqua,  attraverso i quali egli esprimeva tutta la miserabile condizione umana, con una tendenza spiccata al grottesco. Tra questi anche un autoritratto a trittico nel quale appare in tre pose con il viso sfigurato. Il suo avvicinamento alla pittura avvenne intorno ai trent'anni, dopo un'infanzia passata in un allevamento di cavalli dove lavorava il padre a Dublino, e nella quale ebbe modo di capire cosa significasse essere in balia della brutalità degli adulti. Vagò successivamente per le capitali europee alla ricerca di curare le proprie ferite negli anni che lui definì "buttati via". Ma è in quegli anni che trascorse comunque disegnando che rintracciamo la sua formazione. Fra Parigi, Londra e Berlino egli si mantenne disegnando mobili e tappeti. Fu la crocifissione nel 1944 che disvelò il grande artista.

La guerra fu l'ispirazione scatenante la voglia di dipingere e la necessità d'artista di Bacon, il quale da allora diviene un artista pieno. Nei due anni scissivi egli trovò completamente la sua identità nel Figura in un paesaggio del '45 e Dipinto,  risalente al 1945. Credendo da sempre che l'arte lo rendesse molto vulnerabile, negli anni seguenti . Questa vulnerabilità la espresse nell'incompiuto delle sue figure, nella continua
trasfigurazione dei soggetti, che come i suoi ritratti dei papi divengono soggetti colloquianti con l'incertezza e l'inquietudine dell'ignoto. Sembra che Bacon avesse, un senso estremo della tragedia della vita dell'uomo, e la percepisse trasferendola nei suoi quadri, sofferente dai colori inquietanti. E' nella revisione dell'opera di Bacon che si proietta l'accostamento della figura di Lucian Freud, costellato dei angosce umane quasi quanto Bacon.

Artista che affermò che tutto è autobiografico e tutto è autoritratto, pittore più giovane ma che parte dalle premesse di Bacon. Nato nel 1922 a Berlino suo padre architetto  era Ernst Freud ultimogenito di Sigmund e  la madre Lucie Brasch, apparteneva ad una famiglia ebraica di commercianti  di grano. Nel 1933 emigra in Inghilterra dove frequenta le scuole di Dartighton hall, Dane Court  e Bryanston, dell'Art and Crafts di Londra, quando dopo qualche anno e anche in seguito alle leggi razziali, ottiene la cittadinanza inglese nel 1939. La sua prima esposizione risale al 1942 alla galleria londinese Alex Reid and Lefevre, dall'anno successivo lo abbiamo sta bile nel quartiere di Paddington. Nel 1946 inizia a viaggiare andando prima due mesi a Parigi poi in Grecia a Poros. Disse Bacon di Freud "La sua opera mi impressionava ma la sua opera era molto avvincente";  si erano conosciuti e apprezzati, avevano reciprocamente riconosciuta una identica visione della tragedia, con la consapevolezza che ".... il pittore deve dare libero corso a tutti i sentimenti e a tutte le sensazioni che gli capita di provare e non rifiutare  nulla da cui sia naturalmente attratto". E' per questo che quando torna dalla sua avventura greca, si mette a ritrarre tutto ciò che lo circonda avendo compreso quante cose lo attraevano, e ci sono così serie di disegni di limoni, donne, marinai, scimmie e altro. Ma il suo interesse si rivolse presto alle persone e alla loro "testa", ai loro corpi
 La stravolgente ed emotiva collezione di mostri senza volto di Bacon si era trasformata nella puntigliosa e senza veli iper realtà di Freud, che con i suoi corpi e volti "nudi" e iperrealisti, materici, pesanti si confrontava con quella visione dell'uomo mito, usurato da se stesso che era l'uomo ritratto da Bacon. La pittura materica aveva lo scopo di far uscire i corpi dai confini del quadro, i colori quello di renderle più reali.
Bacon gli dedica "Three Studies of Lucien Freud" un trittico che ricalca il suo autoritratto e che è stato venduto all'asta di Christie's a New York per 142 milioni di dollari circa 106 milioni di euro. Fu dipinto da Bacon nel 1969  alla Royal London School of art dopo che il suo studio fu distrutto da un incendio e sancisce la loro "collaborazione" artistica. Negli anni settanta le frequentazioni fra i due si diradarono sempre di più ; Bacon morì a Madrid nel 1992; Lucian Freud nel 2011.















                                                   







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