Nuovi cantieri sulle coste franate

In questa situazione dove il paese continua a dare prova della propria poca stabilità si aggiungono notizie allarmanti sull'intenzione di alcuni costruttori di procedere all'avvio di progetti "faraonici" lungo quelle coste italiane già recentemente provate da alluvioni e mareggiate, e che hanno provocato morti e danni per milioni di euro. Queste zone a vocazione turistica hanno il dovere di essere accoglienti e possedere dunque strutture adeguate alle nuiove tendenze del turismo,  ma quale legge dice che l'accoglienza è solo creare strutture nuove e non riadattarne altre. Quale regola ci impone di poter essere meno spericolati nella gestione delle infrastrutture che ci occorrono. Il nostro paese è un luogo unico di diversità, quale speculatore capisce questo? Rammarichiamoci della profonda mancanza di consapevolezza dei tesori che ogni giorno abbiamo sotto i nostri occhi e dei quali scarsamente ci occupiamo in prima persona. Aspettiamo "provvidenze" che come responsabilità toccano ad ognuno di noi! 

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