Il Grand Tour e la ricerca dell'umanità





Un movimento senza precedenti quello del Grand Tour, nata per seguire inizialmente vocazioni religiose, divenne una catarsi collettiva durante il periodo del Romanticismo. Seume nel 1802 scrisse "L'Italia a piedi", descrivendone le usanze, gli incontri, i luoghi, un diario di viaggio così spontaneo e fotografico che ancora oggi suscita grande interesse per la capacità narrativa di coinvolgere il lettore. Nell’Europa del Settecento si compie quella sistematica e colossale opera di catalogazione della conoscenza che portò alla nascita del concetto attuale di ricerca scientifica. La contrapposizione che a cavallo tra Settecento e Ottocento porta un approccio verso la conoscenza di carattere tecnico ed empirico, nell’Ottocento si trasforma, soprattutto nell’ambito delle scienze umane, in una creativa ricerca del “se”. Con il Romanticismo si avvia una fase di introspezione della condizione umana che in parte porterà alla fondazione delle scienze psicopedagogiche del nostro tempo. L’interesse per la caratterizzazione delle usanze umane, per le tradizioni arcaiche che permangono nelle piccole comunità, conquista il suo spazio in questo periodo, per sfociare nella ricerca antropologico-culturale dei tempi moderni.

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